color correction cinematografica

Color correction cinematografica: come farla a regola d’arte

La color correction cinematografica è un colpetto di bacchetta, un pizzico di magia per il tuo video. Trasforma le riprese grezze, in RAW, in immagini emozionanti e suggestive, capaci di raccontare una storia attraverso le sfumature di colore. Noi di Pajno Films, agenzia di produzione video specializzata nella narrazione audiovisiva, crediamo che la cura del dettaglio sia fondamentale per emozionare e stupire lo spettatore, per questo motivo abbiamo sempre dato molta importanza alla color correction cercando una pasta cinematografica per i nostri progetti.

In questo articolo, esploreremo il mondo della color correction cinematografica, fornendovi consigli e suggerimenti per utilizzarla al meglio. Scoprirete i segreti dei colorist professionisti e imparerete a correggere il colore dei vostri video in modo creativo e d’impatto. In sostanza come fare diventare le tue immagini da cacchetta a super fighe.

Che cos’è la color correction cinematografica?

Per color correction cinematografica si intende il processo di post-produzione che permette di correggere il bilanciamento del colore, la saturazione e la luminosità delle riprese video, ma non solo, variare colori e creare effetti visivi, per ottenere un’immagine stupenda. Attraverso software specifici, come Davinci Resolve, i coloristi intervengono su ogni singola scena per ottenere un risultato finale coerente e armonioso con lo stile narrativo del video. Se finalmente hai capto cos’è la color correction, allora sei “già” all’uno percento per capire come fare a trasformare le tue immagi da schifose a super fighe!

A cosa serve la color correction cinematografica?

La color correction cinematografica non si limita a correggere eventuali errori di ripresa, come un’illuminazione sbagliata o un bilanciamento del bianco scorretto. Serve a raccontare una storia, a sottolineare le emozioni e a creare un’atmosfera specifica.

Esempi di come la color correction viene utilizzata per raccontare una storia:

  • Scena ambientata al tramonto: Attraverso la color correction, il colorist può enfatizzare i toni caldi del sole calante, creando un’atmosfera romantica e nostalgica. Ad esempio, nel film “La La Land”, la scena in cui Mia e Sebastian ballano sulla collina di Griffith Park è caratterizzata da una color correction calda e dorata che contribuisce a creare un’atmosfera romantica e sognante.
  • Scena drammatica: Per una scena drammatica, il colorist potrebbe virare i colori verso tonalità più fredde e cupe. Ad esempio, nel film “Il Cavaliere Oscuro”, la scena in cui Joker interroga Batman è caratterizzata da una color correction fredda e scura che contribuisce a creare un’atmosfera di tensione e suspense.
  • Scena di suspense: La color correction può essere utilizzata anche per creare suspense e tensione. Ad esempio, nel film “Lo Squalo”, la scena in cui l’attacco dello squalo viene preannunciato dalla musica e dai movimenti nervosi dei bagnanti è caratterizzata da una color correction che vira verso tonalità più fredde e cupe, creando un senso di disagio e inquietudine.
schermo con programma di color correction cinematografica

Come si effettua la color correction cinematografica?

La color correction cinematografica è un processo complesso che richiede competenze tecniche e artistiche. Generalmente, si divide in diverse fasi, vediamo assieme le principali:

  • Grading primario: In questa fase, il colorist si concentra sulla correzione di base, bilanciando i colori primari (rosso, verde e blu) e regolando la luminosità e il contrasto dell’intera immagine. È un bilanciamento grezzo che interviene sull’intera immagine, quindi occhio a non esagerare.
  • Grading secondario: Si passa poi a un intervento più mirato su zone specifiche dell’immagine, dove si agisce sempre sull’intera immagine ma suddividendola in ombre, neri, luci e alte luci, quindi un lavoro più mirato. Inoltre si va a correggere il colore dell’incarnato della pelle degli attori rispetto al look dell’intera immagine. In questa fase si va a correggere anche il singolo colore presente nell’immagine, isolandolo come per esempio il colore del cielo. In questo modo, il colorist può creare effetti differenziati per enfatizzare elementi chiave della scena.
  • Grading creativo: È la fase finale, dove il colorist applica la sua sensibilità artistica per definire lo stile visivo del filmato. Si scelgono le tonalità dominanti, si gioca con la saturazione e si creano effetti cromatici specifici per la narrazione. Spesso si sceglie una LUTs di partenza, in pratica un pacchetto di proprietà dell’immagine predefinite, che vengono inserite sull’immagine e permettono di avere un ottimo punto di partenza, per ottenere il look desiderato.

Siamo quasi invidiosi di quest’articolo frutto di anni di studio e tanto lavoro, perché questo articolo racchiude alcune “chicche” che ti saranno utilissime quando lavorare, mannaggia a noi!

professionista lavora sulla color correction di un video

Consigli per una color correction cinematografica d’effetto

Se state muovendo i primi passi nel mondo della color correction, ecco alcuni consigli che possono esservi utili:

  • Un bel monitor: Per avere dei risultati soddisfacenti ti serve un monitor che abbia saturazione, luminosità e bilanciamento dei bianchi giusti, per garantirti una verità dei colori, quindi investi su un monitor corretto. Occhio alle inchiappettate, i monitor da gamer o i televisori di alcune marche non sempre hanno queste caratteristiche!
  • Calibra il tuo monitor: È fondamentale avere un monitor calibrato per visualizzare i colori in modo accurato, per iniziare possono essere sufficienti i tools integrati nel software del monitor stesso, ma ricordati di non fare il pirlotto, ogni massimo tre mesi ricalibra il tuo monitor altrimenti sei punto e a capo. Comprati uno spider barbun!
  • Utilizza LUTs (Look Up Tables): Le LUTs sono preset di color correction che possono essere un ottimo punto di partenza per principianti. L’ho detto anche prima, quindi stai più attento!
  • Utilizza strumenti di mascheratura: I mascherini permettono di applicare la color correction solo a determinate aree dell’immagine. Se vuoi andare a un altro livello della color devi usare questi gingilli, infatti un vero pro la color la fa su fusion, non sullo strumento color.
  • Meno è meglio: Spesso, un intervento leggero e mirato è più efficace di un editing estremo, a meno che non hai delle immagini orrende tra le mani.
  • Studia i film: Osserva come i film che ti piacciono utilizzano il colore per raccontare la storia. Prendi ispirazione dai lavori di colorist professionisti. Dai sveglia! Devi allenare l’occhio, se non l’alleni non imparerai mai a distinguere una color fatta bene, rispetto a quella fatta da un castoro.
  • Confronta il tuo lavoro: Confronta il tuo lavoro con il video originale e con altri video che ti piacciono per assicurarti di ottenere il risultato desiderato.
  • Sperimenta: Non aver paura di sperimentare con i colori per trovare il tuo stile. Noi l’abbiamo trovato, ma c’è voluto tempo e tanta sperimentazione, quindi buon lavoro.
  • Richiedi un feedback: Chiedi a un amico, un collega o rivolgiti a una community al fine di avere un feedback sul tuo lavoro. Immagina che i tuoi gusti per il colore facciano cagare! Qualcuno te lo deve dire, quindi richiedi sempre un consiglio a chi ti sta attorno, magari così scopri di essere, sì un brocco, ma anche daltonico e magari non lo sapevi!

La color correction cinematografica: un’arte al servizio della storia

La color correction cinematografica è un’arte che richiede passione, conoscenza e una profonda comprensione del linguaggio visivo. Attraverso il sapiente utilizzo del colore, i colorist riescono a emozionarci, a trasportarci in mondi diversi e a farci vivere appieno la storia raccontata dal film.

Il nostro standard di lavoro prevede sulla pagina di color di Davinci Resolve, un classico ma molto soddisfacente progetto a nove nodi così suddiviso:

  1. Al nodo 8 inseriamo la LUT
  2. Al nodo 4 agiamo sulle primaries
  3. Al nodo 5 agiamo sulle HDR
  4. Al nodo 6 utilizziamo il color warper

Gli altri non sono un segreto di stato, ma preferiamo che ti vedi un Ns. tutorial o quello di qualcun altro. Comunque in aggiunta lavoriamo con blur, grana, aliasing, sharpness e se necessario denoiser.

Ecco la chicca/dono che ti abbiamo fatto leggendo questo articolo!

Conclusione

La color correction cinematografica non è solo una tecnica di post-produzione, è un vero e proprio strumento di storytelling. Conoscere le sue basi e imparare ad applicarla vi aiuterà a portare i vostri video a un livello superiore, emozionando il pubblico e lasciando un segno indelebile.

Se state realizzando un video e siete alla ricerca di un risultato professionale, affidatevi a professionisti della color correction. Pajno Films vanta un team di esperti colorist pronti a dar vita alle vostre idee e a far sì che il vostro film conquisti il pubblico con immagini mozzafiato e suggestive.

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