CRESCONO STRISCE VERDI SULLE VETRINE SFITTE DELLE CITTÀ
Girando per il centro storico hai notato la scritta sfitto n° ? C’erano anche delle strisce di vernice colorate di verde? Per caso erano sulle vetrine di negozi chiusi?
La prima volta che ho notato questi simboli ero a Venezia per una giornata di svago. Girando per le calli della città ho incontrato diverse volte la scritta “sfitto numero” con un simbolo di vernice verde applicata direttamente sulla vetrina dei negozi vuoti. Subito ho pensato si potesse trattare di un metodo che utilizzano le agenzie immobiliari per censire i negozi.
Un metodo bizzarro ma probabilmente funzionale. Venezia era invasa di questi strani simboli colorati e la scritta sfitto n° … 1 , 46 , 78 ecc.
Qualche mese dopo, girando per il centro della città in cui vivo, Reggio Emilia, mi è capitato di vedere nuovamente questi simboli. A quel punto mi sono chiesto se la mia teoria delle agenzie immobiliari fosse ancora valida.
A seguito di una piccola ricerca sul web, ho finalmente capito che si trattava di opera di denuncia della street artist Freak of Nature, che attraverso il disegno di piccole canne di bambù, mette in risalto una situazione davvero preoccupante dei centri storici italiani.
Tutte le vetrine sulle quali sono applicati questi simboli erano attività commerciali che hanno chiuso e ora i negozi sono stati messi in affitto. Il censimento portava in risalto numeri di negozi da affittare, davvero preoccupanti. Centinaia di locali in attesa di essere riportati in vita.
In questo articolo cercherò di spiegare meglio chi è l’artista che sta dietro queste opere e il perché ha scelto di fare questa denuncia. Per iniziare propongo di guardare questo video estratto dalla videointervista completa che trovi in fondo alla pagina.
Freak of Nature si chiama Federica ed è una artista con base in un paese vicino a Bassano del Grappa, in provincia di Padova. Da diversi anni con le sue opere si occupa di mettere in risalto temi sociali molto importanti come l’abusivismo edilizio e i “non luoghi”. Il suo nome d’arte se lo porta fin dalla nascita, quando sua madre la soprannominò “freak of nature”.
Freak infatti disegna sui muri fin da quando era bambina, perché i suoi genitori la lasciavano libera di esprimersi, permettendole di dipingere sulle pareti di camera sua. Questa libertà di espressione Freak se l’è tenuta ben stretta fino ad oggi, continuando a disegnare sui muri e sulle vetrine della città che sceglie per le sue performance artistiche.
Sostiene di essere un’artista non per sua scelta, ma per destino: “a qualcuno toccherà pur farlo”, infatti sente questo bisogno di “agire” mettendo in pratica i suoi sentimenti. Pur avendo ben presente che i suoi bambù disegnati sulle vetrine non cambieranno il mondo, è comunque convinta di appartenere e di contribuire anche in minima parte a questo processo di cambiamento che tuttora è in atto.
Da alcuni anni, dopo aver trasferito il suo laboratorio nel padovano, ha scelto di sposare una nuova causa: quella di mettere in risalto lo spopolamento delle attività commerciali presenti nei centri storici delle città.
Bambù come simbolo, in quanto pianta infestante in grado di crescere ovunque, anche nelle condizioni più ostiche, emblema quindi di forza e costanza, ma anche bambù come paragone nei confronti dell’essere umano, poiché esistono migliaia di tipologie diverse di questa piante (acquatiche, di terra, che vanno in infiorescenza, che crescono fino a cinque metri o restano nane, ecc), pur restando sempre appartenenti ad un’unica specie.
Alcune persone non apprezzano questi gesti di denuncia sociale, infatti Freak, nell’arco del tempo, ha ricevuto diverse offese sui canali social e non solo. Spiega che il bambù sulle vetrine non è visto da tutti come un simbolo positivo. Freak in questi casi cerca di esporre il suo punto di vista: “quando il negozio verrà affittato, sarà onorevole togliere il disegno del bambù. Basta un colpo di spugna e la vernice viene via, lasciando il vetro nuovamente trasparente”.
Utilizzando vernici all’acqua non inquinanti e lavabili semplicemente con una spugna bagnata, vi può essere un processo di rimozione una volta che quel luogo riprende vita. Freak sostiene di essere felice quando riceve delle chiamate di persone che hanno preso in affitto uno spazio che aveva segnalato: “è proprio in quei momenti che mi sento grata per quello che faccio”.
Dopo aver contattato Freak, ho scoperto che questa azione di denuncia artistica è stata svolta in molte città italiane e che molte altre saranno toccate:
Vicenza: https://www.facebook.com/freaksofnaturelab/videos/citt%C3%A0-di-vicenza-90/164487995845512/
Venezia: https://www.veneziatoday.it/attualita/freak-of-nature-venezia-censimento-negozi-sfitti.html
Bologna: https://gazzettadibologna.it/costume/locali-sfitti-a-bologna-marchiati-dal-writer-freak-of-nature/
Rovigo: https://www.vicult.net/2022/01/05/freak-of-nature-la-forza-della-natura-che-sveglia-le-coscienze/
Treviso: https://www.trevisotoday.it/attualita/freak-of-nature-negozi-sfitti-treviso-aprile-2022.html
https://www.larena.it/territorio-veronese/citta/freak-nature-verona-negozi-sfitti-bambù-1.9672032
Reggio Emilia: https://www.ilrestodelcarlino.it/reggio-emilia/cronaca/interrotto-dalla-polizia-locale-il-blitz-di-freak-of-nature-09482b1e
Freak crede nella forza della natura, la forza degli ideali, l’amore per il prossimo. Ha un suo particolare “credo” nelle cose positive, in grado di unire attraverso la diversità. Purtroppo questa sua forza è spesso minata da pensieri contrastanti, di angoscia nei confronti delle sue aspettative. Si sente un outsider, una persona piena di dubbi, sia sul suo percorso che nelle scelte che intraprende. Ogni cosa a volte può sembrare contro di lei e questa situazione va a minare non solo il suo cammino, ma soprattutto i suoi sentimenti.
Questa incertezza la porta a non sentirsi felice, ma fortunatamente ci sono cose che le danno la forza di andare avanti, come il far fatica per realizzare qualcosa che spesso è più grosso di lei, continuare a portare avanti più progetti possibile per dare a luce a realtà che altrimenti non ne avrebbero la possibilità di essere conosciute. Le sue opere a differenza sua trovano “pace” quando qualcuno le nota e questa è la cosa più importante.
Lè da sprone il realizzare i propri progetti il più velocemente possibile, rimanendo vicina alle persone a lei care. Parlando di fiducia, uno dei suoi più grandi problemi è quello di riuscire a fidarsi delle persone, persino quelle che sono al suo fianco e che scelgono di diventare parte attiva nel creare le sue opere. Freak non si sente una leader e fatica molto a lasciare entrare nella sua sfera persone esterne, afferma “serve tempo” per potersi fidare di una persona.